Nasce “Agricoltura Digitale, innovazione e tecnologie per l’agricoltura sostenibile di oggi e di domani”, l’inedito libro pubblicato da Pàtron Editore e curato da Ivano Valmori e Cristiano Spadoni di Image Line che, grazie al contributo di esperti e ricercatori del settore, hanno racchiuso in 272 pagine l’essenza della digitalizzazione del settore agricolo.
Gli oltre 50 esperti coinvolti in questa opera hanno contribuito, ognuno con il proprio punto di vista, a fornire un quadro di insieme delle esigenze dell’agricoltura moderna e delle opportunità di sviluppo di un nuovo ecosistema digitale per l’evoluzione dell’agricoltura. A fianco di docenti e ricercatori, sono gli stessi operatori del settore a raccontare esperienze e aspettative: agricoltori e allevatori, professionisti, agromeccanici, concessionari e distributori, sviluppatori di tecnologie e mezzi tecnici.
La genesi del libro “Agricoltura digitale”
La pubblicazione dell’opera Agricoltura Digitale si inserisce in un periodo storico in cui la digitalizzazione è sempre più richiesta dai mercati e agevolata da piani come il Pnrr e la Pac, in linea con la strategia Farm to Fork e più in generale il Green Deal europeo, il Digital Europe Program e l’Horizon Europe – solo per citarne alcuni – attraverso i quali si mettono a disposizione fondi che, se ben orientati, possono dare una propulsione importante all’innovazione nell’agricoltura “Made in Italy”.
La parola “digitale” è spesso abbinata al concetto di virtuale, di artificiale, ma la testimonianza di chi opera nel settore dimostra che l’agricoltura digitale è caratterizzata, oltre che da hardware e software, dall’impegno delle persone che trasferiscono la conoscenza dalla ricerca al campo, dalle competenze multidisciplinari da sviluppare per accogliere e implementare le innovazioni, da un approccio rivoluzionario alla comprensione dei dati e alla pianificazione delle azioni che trasformano gli stessi dati in informazioni e in strategie. All’interno della pubblicazione il digitale non è solo raccontato, ma il lettore sarà accompagnato attraverso un’esperienza multimediale grazie ai QR Code e agli hashtag riportati in ogni capitolo.
In questo contesto, Agricoltura Digitale rappresenta un importante strumento per comprendere meglio i meccanismi dell’agricoltura moderna, come si sta muovendo il mercato e come cogliere le opportunità per il futuro, in un settore in continua e rapida evoluzione.
Il ricavato del libro “Agricoltura digitale” per un progetto benefico in Madagascar
La realizzazione di questo volume ha scopo divulgativo e nessun autore o curatore riceverà alcun compenso. Tutti i diritti d’autore che matureranno a seguito della vendita verranno devoluti dall’Editore a favore di Aid4Mada per la costruzione di pozzi nella zona di Tulear (Madagascar), uno dei luoghi più poveri del globo terrestre, per dare un supporto agli agricoltori meno fortunati e garantire acqua potabile alle famiglie, in un paese la cui economia di sussistenza è basata sull’agricoltura.
Agricoltura e digitalizzazione, un binomio sempre più stretto
Chi opera nel settore è sempre più consapevole delle potenzialità del digitale, come dimostra il report “L’innovazione come motore della competitività e della sostenibilità ambientale, economica e sociale dell’agricoltura” realizzato dall’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea) nell’ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale (RRN) e finalizzato a comprendere l’approccio all’innovazione da parte delle aziende agricole italiane.
Dallo studio, condotto con la collaborazione di Heritage House, si evince che le difficoltà del contesto in cui si trovano ad operare – inflazione, difficoltà di approvvigionamento di materie prime, difficoltà di accesso alle risorse idriche – non hanno spento la voglia delle aziende agricole italiane intervistate (oltre 850 imprese munite di connessione ad internet e dotazioni digitali) di spingere sull’acceleratore dell’innovazione, tanto che la percentuale di quelle che prevedono di fare investimenti in tal senso nei prossimi 5 anni è addirittura superiore (78%), seppur di poco, a quella di chi lo ha fatto negli ultimi 5 (72%).
Tra i fattori che hanno innescato percorsi di innovazione l’adozione di strategie orientate al miglioramento di processi produttivi e organizzativi è riportata come l’elemento più frequente (58%); inoltre, contribuiscono in maniera importante le iniziative dei titolari e del management (26%) e l’attività di sperimentazione – nuove colture o nuove specie da allevare – (23%), mentre l’attivazione di corsi di formazione o aggiornamento professionale è indicata da quasi un produttore su 4 (23%).